martedì 15 giugno 2021

PROSEGUONO GLI INCONTRI CON LO SCRITTORE G. CATOZZELLA

   

Gli alunni incontrano, questa volta in presenza, lo scrittore G. Catozzella nelle sedi del CPIA di Novara e nella sede carceraria. Il tutto raccontato dal Prof. R. De Santis:

 


 

Indomita, libera, ribelle. Ciccilla, al secolo Maria Oliverio, detta la Lupa della Sila, è stata una brigantessa italiana, forse la più famosa, e ha operato in Calabria all’indomani della proclamazione del Regno d’Italia di Vittorio Emanuele II.
Luci e ombre della sua vita vengono raccontate in un incalzante romanzo storico di recente tiratura: Italiana, edito da Mondadori. Proprio insieme a Giuseppe Catozzella, autore di questo libro, gli studenti del Cpia1 di Novara hanno dialogato in una serie di incontri online e in presenza organizzati all’interno del progetto ‘Adotta uno scrittore’ del Festival , Salone del Libro di Torino.
Le classi coinvolte, compresa la sezione carceraria, hanno risposto subito con entusiasmo e trasporto, subissando lo scrittore di domande sulla protagonista e sul processo creativo, domande a cui l’autore non si è affatto sottratto, dimostrando anzi notevole empatia nonostante la ridotta quantità di tempo a disposizione nei vari incontri.
Alla fine del percorso, l’augurio di tutti è stato quello di intraprendere una  collaborazione con Catozzella anche negli anni futuri e intanto l'appuntamento è  per ottobre a Torino nell'ambito dei progetti del Salone del libro in cui lo rivedremo insieme a tanti altri illustri scrittori.

R.De Santis

 


martedì 11 maggio 2021

GIUSEPPE CATOZZELLA - INCONTRO CON L'AUTORE

NELL'AMBITO DEL PROGETTO "ADOTTA UNO SCRITTORE"
GIUSEPPE CATOZZELLA - INCONTRA GLI ALUNNI DEL CPIA1 NOVARA
"Per me è stato particolarmente interessante e anche emozionante incontrare gli studenti della scuola per adulti, per il tramite del mio libro "Italiana". Innanzitutto perché la storia di Maria Oliverio, detta Ciccilla, è la storia di una donna che dentro di sé trova la forza per combattere per la propria liberazione e per la propria libertà. E per questo è la storia del faticoso percorso che ognuno di noi sa di essere chiamato a fare continuamente per diventare davvero se stesso, cioè per liberarsi da strade segnate da altri, spesso anche da chi ci sta più vicino. Diventare se stessi è sempre deludere qualcuno, e vivere è fare i conti con questa delusione, che è allo stesso tempo la nostra affermazione. Quanto dobbiamo ad altri?, ci chiediamo continuamente. E quanto devo a me stesso? Questa domanda ce la portiamo dietro finché viviamo, e appunto -- se ne abbiamo il coraggio -- rispondendo a questa domanda la vita ci mostra che non è mai tardi per niente, e che anzi siamo sempre sul punto di cominciare. La morte è smettere di farlo. Da queste studentesse e studenti, dalla loro sete di conoscenza e di libertà io imparo molto. Grazie per l'ascolto delle mie storie e delle mie parole" https://www.librimondadori.it/libri/italiana-giuseppe-catozzella/
GIUSEPPE CATOZZELLA INCONTRA I CORSISTI DELLA SEDE CARCERARIA NOVARA
"Per me è stato particolarmente interessante e anche emozionante incontrare i ragazzi detenuti nel carcere di Novara, per il tramite del mio libro "Italiana". Innanzitutto perché la storia di Maria Oliverio, detta Ciccilla, io l'ho ricavata da un lunghissimo lavoro sui faldoni dei processi a suo carico. E', infatti, se vista dal lato del neo-costituito Stato italiano, la storia di una delinquente condannata a morte e poi graziata ai lavori forzati a vita. La storia è quindi l'occasione per mostrare il rapporto di intimità che lega Bene e Male, e che contrappone Legge e Giustizia. Nessuno dei personaggi del romanzo è solo buono o solo malvagio, tutti partecipano della complessità di cui ogni essere umano è fatto. In secondo luogo è stato emozionante anche il fatto che la storia di Maria Oliverio sia la storia di una donna che dentro di sé trova la forza per combattere per la propria liberazione e per la propria libertà: il concetto di libertà infatti credo sia particolarmente sentito da chi conosce il carcere, e non nella misura in cui lo sente chi il carcere non lo conosce. E' stato - e sarà ancora - un grande piacere incontrare questi ragazzi, anche se questa volta il nostro incontro è avvenuto tramite lo schermo di un computer e non di persona come mi era già capitato in questo stesso carcere. Da loro, dalla loro sete di conoscenza e di giustizia (sì, di giustizia) e dalla loro frequentazione delle profondità e delle ombre che abitano l'animo umano io imparo molto. Grazie per l'ascolto delle mie storie e delle mie parole". https://www.librimondadori.it/libri/italiana-giuseppe-catozzella/